L’accettazione della perdita passa attraverso un corretto processo di ricostruzione di un mondo di significato. Come accompagnare le persone in questo delicato percorso? Il Dott. Simone Pesci ci spiega il nesso tra narrazione ed elaborazione del lutto.
Narrare, narrarsi: dare significato all’esperienza
Per dare significato alle esperienze non è sufficiente semplicemente farle. Occorre viverle, cioè parteciparle da un punto di vista emotivo-affettivo, e narrarle, a se stessi o agli altri. Narrare è una funzione mentale capace di dare organizzazione al proprio mondo interiore e di attribuire significati all’esperienza umana. La narrazione infatti permette di ricostruire l’esperienza e attribuirgli significato, aumentando la consapevolezza e la conoscenza di sé, elaborando gli eventi dando loro un senso e una collocazione nella linea evolutiva della storia di vita.
Le nostre vite sono fatte di narrazioni. Le nostre e quelle che provengono da altri; quelle che riguardano direttamente noi e quelle che parlano di ciò che ci circonda. Tutte le narrazioni vengono rielaborate nella storia della nostra vita che noi raccontiamo come un lungo monologo episodico, spesso inconsapevole, virtualmente ininterrotto.
Il potere della narrazione deriva almeno in parte dal fatto che narrando si assume parzialmente anche il ruolo di osservatore della scena e ciò ci permette l’esternalizzazione dell’attenzione e un minor ricorso a meccanismi di difesa verso il tema trattato. La narrazione, inoltre, consente l’attivazione di connessioni fra esperienze diverse, collegamenti fra antecedenti e conseguenza, intuizione rispetto alla ricorsività e meccanismi automatici.
Coerenza, ricerca di significato e ferita narrativa
La narrazione è favorita da diversi sistemi cerebrali, nasce dal tentativo personale di dare coerenza, di dare cioè una trama agli eventi in termini di temi personalmente importanti per raggiungere una continuità del sé nel tempo, è sostenuta e trasformata dai ripetuti racconti di storie in presenza di altre persone recettive, attinge a temi e convinzioni culturalmente e disponibili.
In senso lato, il significato è un tema di spicco in molte concettualizzazioni attuali della salute mentale. Sistemi di “costruzione personale”, “schemi di vita” e “mondi ipotetici” sono tra le etichette proposte dai teorici per quadri consci o inconsci che consentono alle persone di interpretare l’esperienza quotidiana e impegnarsi in attività intenzionali. La disconferma delle convinzioni di base che compongono questi quadri è ampiamente vista come un aspetto particolarmente problematico che provoca disagio soggettivo e sforzi attivi per assimilare o accogliere la disgregazione.
Le narrazioni di sé possono essere perturbate quando la persona va incontro a eventi di vita incompatibili con la «trama» che distruggono il senso della continuità e coerenza autobiografica; eventi che contraddicono i «temi» di vita fondamentali, mettendo in discussione il mondo ipotetico; eventi che rendono la persona irriconoscibili a se stessa. Il bisogno di integrare le ferite narrative in una coerente narrazione di sé genera una ricerca di significato che assume la forma di assimilazione (adattando l’esperienza all’interno di sistemi di significati o narrazioni di sé esistenti) o accomodamento (trasformando il sistema di significati o la narrazione di sé per dare più adeguatamente senso all’esperienza). All’indomani di una ferita personalmente devastante, le persone si sforzano di adattare o ricostruire i loro mondi ipotetici. Secondo un modello di “ricostruzione del significato” il dolore sollecita gli sforzi per trovare un significato e i nuovi significati vengono mantenuti e integrati nella misura in cui riducono il disagio.
Conclusioni
Il lutto è un processo di ricostruzione di un mondo di significato che è stato sfidato dalla perdita. La maggior parte delle persone si confrontano con il lutto e conservano o tornano a livelli di funzionamento pre-perdita, a volte in maniera del tutto fisiologica, altre volte grazie al supporto psicologico. Una percentuale significativa deve lottare con un dolore prolungato e non è in grado di ritrovare significato per questa transizione non prevista. Per loro è indispensabile fare un percorso psicoterapeutico che aiuti la ricostruzione di significato. Il professionista chiamato ad aiutare le persone a ristabilire una coerente auto-narrativa che integri la perdita, deve conoscere modalità, tecniche e procedure specifiche ed efficaci ed essere preparato sugli aspetti teorico-pratici della psicologia del lutto.
Dott. Simone Pesci
Psicologo, Psicoterapeuta
Specializzato in Psicoterapia costruttivista-intersoggettiva
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