Articoli, Formazione, Metodi e Strumenti

La narrazione a scuola

 

La Dott.ssa Ferraroli, docente ISFAR per il corso di Pedagogia Narrativa a scuola, ci introduce al valore della narrazione, per lo sviluppo personale, l’apprendimento e il benessere della classe.

 

 

Il Pensiero narrativo

 

Il pensiero narrativo è la capacità di spiegare un fatto, ricorrendo ad una struttura narrativa, ovvero stabilendo rapporti di causa-effetto, collegamenti spazio-temporali ed elementi di tipo emotivo, che favoriscono l’ascolto e la comprensione di chi ascolta.
La capacità di racconto non è innata, ma può essere coltivata e facilitata, incidendo così sulla rappresentazione che abbiamo di noi stessi, del mondo e dei suoi eventi.
Nell’articolo vediamo quali vantaggi comporta avere un pensiero narrativo ben strutturato e potenziato e come coltivare la capacità di narrazione a scuola.

 

 

Benefici di una capacità di narrare ben sviluppata

 

  • Comprendere le nostre emozioni ed esperienze vissute e trasmetterle agli altri, migliorando le relazioni interpersonali
  • esplorare situazioni problematiche ed esperienze collettive per comprenderne il significato culturale e sociale
  • stabilire nessi causali
  • collocare gli eventi in una corretta dimensione spazio-temporale
  • aprirsi al possibile, perché un racconto ha la proprietà di esprimere più significati.
  • sviluppare le capacità linguistiche e cognitive

 

 

 Perché usare la narrazione a scuola

 

Usare la narrazione in classe significa creare uno scambio collaborativo e cooperativo tra insegnanti e alunni, creando così un apprendimento interattivo e intersoggettivo. La capacità di azione, riflessione, collaborazione e cultura entrano in gioco nell’apprendimento e il minimo comune denominatore è proprio la narrazione. L’insegnante pertanto invece di spiegare narra, stimolando negli alunni le capacità narrative e contemporaneamente rendendo l’apprendimento avvincente, coinvolgente, efficace.
Il racconto infatti veicola un sapere di tipo pratico, intriso di elementi emotivi, in grado di influire sull’azione umana, coinvolge poi il soggetto in maniera profonda. Questo fa sì che nell’ascoltare un racconto le abilità cognitive, pratiche ed affettive entrino tutte in azione, rendendo coinvolgente e totalizzante l’apprendimento. Tutto ciò favorisce di conseguenza anche la memorizzazione di quanto trasmesso, proprio perché lavora a più livelli.
In definitiva usare un approccio narrativo a scuola permette all’insegnante di veicolare l’apprendimento in maniera efficace e contemporaneamente sviluppa nei bambini le capacità di pensiero narrativo con tutti i benefici detti sopra.

 

 

 Come migliorare le capacità narrative

 

-Saper narrare è un’abilità che può essere coltivata. Secondo lo psicologo J. Bruner per sviluppare la capacità narrativa bisogna conoscere le fiabe e racconti della propria tradizione culturale e raccontare molte storie al fine di sviluppare l’immaginazione e permettere di strutturare gli scenari della propria vita.
Bruner parla anche di “curriculum a spirale”: si può spiegare qualsiasi cosa partendo da un racconto pratico legato alla sfera di chi ascolta, aggiungendo via via spiegazioni più formali. Anche gli scienziati sono ricorsi spesso all’uso di storie, metafore, immagini narrative per definire il loro pensiero.

-La lettura quotidiana e sistematica di albi illustrati, racconti o romanzi, oltre a sviluppare le potenzialità narrative, aumenta le capacità attentive, risolve il problema della povertà lessicale, alza le abilità di comprensione e migliora anche le capacità scrittorie. Ovviamente questi importanti risultati si ottengono con la frequenza, l’intensità e la costanza, con storie che rispondono ai bisogni dei bambini e che si rivolgono loro con un linguaggio attuale.

-Esistono anche dei giochi cosidetti narrativi, che attraverso la modalità ludica invitano al racconto.
I giochi di narrazione sono giochi collettivi, molto raramente individuali, finalizzati all’invenzione di testi poetici, racconti o brevi recitazioni.
Contengono strumenti come carte, dadi e altri elementi di gioco che inseriscono il giocatore in un mondo di simboli, delimitati da un luogo, un tempo e un insieme di regole condivise, favorendo il racconto.

-Altri veicoli narrativi, perfetti per l’utilizzo a scuola, sono le scatole delle storie, contenitori di piccoli oggetti che rimandano a un testo, il teatro delle ombre, teatrino di origine cinese, utile per rielaborare un libro letto e il kamishibai, un antico metodo giapponese di raccontare storie attraverso un teatro d’immagini contenuto in una valigetta di legno trasportabile.

 

 

Conclusione

La capacità di narrare e narrarsi risulta fondamentale per lo sviluppo armonioso dell’essere umano e per la qualità delle sue relazioni. È qualcosa che va coltivato e continuamente rinforzato e la scuola può fare molto in questo senso.

 

Dott.ssa Claudioa Ferraroli 
Pedagogista Clinico® ed insegnante

 

Vuoi approfondire la tematica in ogni suo aspetto? Ti interssa apprendere metodi pratici per poter applicare la pedagogia narrativa a scuola? Iscriviti al corso online Pedagogia narrativaa scuola: 2 giorni di formazione in diretta web per un corso certificato, acquistabie con Carta del Docente! Iscriviti subito!

 

Articoli correlati

Lascia un commento