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Il disegno infantile: 3 approcci per capirlo

Il disegno infantile è una delle forme privilegiate di espressione di sè e racconta molto del bambino e della sua visione del mondo. Imparare a osservarlo e capirlo offre al professionista una chiave di accesso fondamentale.

 

Il disegno infantile: 3 approcci per capirlo

 

Il disegno permette al bambino non soltanto di esprimere se stesso, ma anche di comunicare. I bambini, infatti, non sono ancora capaci di esprimersi n modo astratto quindi devono ricorrere ad altre forme di comunicazione come il disegno dove vengono utilizzati simboli. Attraverso i loro disegni possiamo comunicare ciò che accade loro nella vita quotidiana e i loro stati emotivo-affettivi.

L’osservazione del disegno infantile permette di avere molte informazioni rispetto allo sviluppo motorio, grafo-motorio, percettivo, intellettivo, emotivo-affettivo ecc. le ricerche sul disegno infantile in genere si dividono in tre filoni:

  • ricerche sullo sviluppo motorio
  • ricerche sullo sviluppo intellettivo
  • ricerche sulla personalità (approccio proiettivo)

al fine di avere un quadro d’insieme dobbiamo appoggiarci ad ognuno di questi approcci.

 

Approccio motorio

 

Considerando l’approccio “motorio” ovviamene possiamo dire che i disegni dei bambini evolvono naturalmente con la loro età. Per disegnare ciò che vogliono, i bambini devono avere una capacità fine-motoria sufficientemente sviluppata e devono essere in grado di sapere ciò che vogliono comunicare agli altri a modo loro. Inoltre, per disegnare qualcosa, devono saper percepire ciò che gli accade intorno e ciò che provano internamente. Man mano che i bambini crescono accumulano esperienze e la loro percezione del mondo si espande, il che ha un impatto su ciò che disegnano. Attraverso il disegno, i bambini possono sviluppare la loro consapevolezza, la loro mente creativa e la loro conoscenza della vita quotidiana, e quindi le loro capacità complessive o facoltà di disegnare. Sebbene lo sviluppo del disegno segua una progressione pressoché universale, la cultura, l’ambiente circonstante ecc. possono influenzare sia la manifestazione del disegno sia il susseguirsi delle “tappe” di sviluppo.

 

Approccio cognitivo

 

Le ricerche sullo sviluppo intellettivo hanno radici lontane. I primi studi risalgono infatti all’inizio del ‘900 e, aggiornati e rivisti, i dati risultano piuttosto attuali. Si è osservato infatti che la ricchezza dei dettagli va di pari passo con lo sviluppo cognitivo il quale ovviamente è influenzato non soltanto dalla dotazione biologica di base, ma da come il bambino interagisce con l’ambiente.

 

Approccio proiettivo

 

Le ricerche sulla personalità si basano sostanzialmente sul presupposto che il disegno è l’espressione simbolica della psiche profonda (l’inconscio). La parte inconscia della psiche può apparire attraverso i simboli presenti nel disegno che dunque svela l’inconscio molto più facilmente di quanto possano fare le parole. Al di là degli aspetti tecnici, alcuni dei quali derivano dallo specifico approccio utilizzato dal ricercatore o dal clinico (psicoanalitico, narrativo ecc.), il disegno è un mezzo che consente di rilevare aspetti profondi della persona specie se realizzato in un contesto di relazione significativo.

Saper osservare i disegni dei bambini tenendo in considerazione tutte e tre queste prospettive permette al ricercatore o al professionista clinico di saper leggere in modo completo quanto esprime e comunica un bambino.

 

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