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Un webinar per approfondire il tema della Violenza Domestica

L’importanza della conoscenza della violenza domestica e delle sue radici per dare risposte adeguate nel nostro lavoro: un interessante focus a firma della Dott.ssa Claudia Sbrilli, Psicologa-Psicoterapeuta, specializzata in percorsi di uscita dalla violenza per donne adulte ed elaborazione del trauma.

 

La formazione in breve

La sempre maggiore emersione del fenomeno della violenza domestica, con l’apice orribile dei femminicidi, ci costringe a fare i conti con una realtà che non è più possibile nascondere né derubricare a “raptus” o  “evento eccezionale”. E’ ormai noto che la violenza domestica sia un problema molto diffuso e che molte siano le forme di violenza che le donne subiscono e per le quali possono chiedere aiuto, direttamente o indirettamente. Come professionisti è molto probabile che le incontreremo ed è quindi importante avere le conoscenze di base su questo fenomeno, così da poterci muovere correttamente e dare risposte adeguate.

 

Riconoscere la violenza

Ormai da anni l’attenzione su questo terribile fenomeno è aumentata e con essa la sua conoscenza; ma ancora oggi sembra difficile contrastare una visione del mondo in cui ci sono prede (donne) e predatori (uomini), in cui non si cerchi esplicitamente o si insinui velatamente una responsabilità femminile nelle violenze subite. Spesso, nelle ricostruzioni (giornalistiche) cui assistiamo, traspare una sorta di ineluttabilità, inevitabilità della violenza, come se non potessimo fermarla.

Durante la formazione cercheremo di proporre una visione diversa, una visione che contempli la possibilità di conoscere la violenza sulle donne e sui loro figli per poterla contrastare e poter ciascuno, dalla propria posizione professionale, dare il proprio contributo.

Dedicheremo spazio all’importanza dei fattori culturali e su quanto questi influenzino ciascuno di noi: linguaggio, modi di dire, stereotipi, tradizioni nelle quali siamo cresciuto e di cui facciamo parte, che ci fanno ritenere normali cose che normali non sono: non è “normale” o “segno d’amore” essere possessivi e gelosi della propria partner, non è “normale” pensare che una ragazza “provochi” perché ha abiti succinti o beve, non è “normale” per un uomo ridurre se stesso a carne vorace che ha bisogno di essere saziata, incapace di riconoscere e accettare il diniego di una donna.

 

Qual è la nostra idea di violenza?

Per poterci davvero avvicinare alla violenza e dare il nostro contributo a contrastarla dobbiamo quindi prima di tutto fare i conti con la nostra idea di violenza, con ciò che riteniamo giustificabile, con i nostri stessi stereotipi su ciò che è maschile e ciò che è femminile. Perché prima di essere professionisti, ciascuno di noi è una persona con valori, idee e credenze dalle quali non può prescindere anche durante il proprio lavoro, valori idee e credenze che inevitabilmente incideranno sulla lettura che daremo delle situazioni che ci troviamo di fronte.

Parleremo dei numeri della violenza, perché i numeri sono inequivocabili e ci dicono chiaramente che la violenza è ampiamente diffusa e che si tratta di un problema endemico che riguarda l’intera popolazione, che colpisce donne di tutte le età e provenienze.

Dedicheremo poi spazio alla conoscenza del fenomeno, a come si manifesta a livello fisico, psicologico, economico e sessuale e quali difficoltà possono insorgere nel sottrarsi alle violenze. Uno degli aspetti su cui ci soffermeremo maggiormente è il riconoscimento della pericolosità della violenza e del rischio di recidiva.

Daremo ampio spazio al riconoscimento della violenza come trauma relazionale e gli effetti traumatici che essa ha su chi la subisce direttamente e indirettamente e a ciò di cui ha bisogno chi si trova in situazioni di violenza, sia dal punto di vista psicologico che pratico. Ci soffermeremo sulle conseguenze della violenza non solo a livello psicologico, ma anche a livello sociale, sanitario, lavorativo, abitativo e su quanto questo impatto non riguardi soltanto chi è direttamente coinvolto nella violenza, ma si allarghi alla società tutta, chiamata a rispondere sul piano sanitario, sociale, giuridico, economico, educativo

Ci occuperemo di passare in rassegna normative e leggi inerenti alla violenza domestica, provando a riflettere sulla loro applicazione e sulla loro efficacia.

 

Obiettivi della formazione

Con questa giornata ci proponiamo di:

  1. Far acquisire conoscenze sul fenomeno della violenza domestica, comprendendone la sua complessità
  2. Fornire strumenti che permettano di identificare le situazioni di violenza e di muoversi nel modo adeguato
  3. Aiutare a riconoscere l’impatto traumatico della violenza su chi la subisce e su chi ne viene in contatto, prestando quindi di attenzione anche alle proprie reazioni personali di fronte a situazioni di violenza
  4. Far conoscere i servizi territoriali specialistici e promuovere una cultura del “fare rete”

 

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