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La Tonematica Comunicazionale® nella Psicomotricità Funzionale

Cosa è la  Tonematica Comunicazionale® e come si inserisce in un percorso di aiuto Psicomotricista Funzionale? Il Dott. Lapo Zoccolini, docente della Scuola Jean Le Boulch e Psicomotricista Funzionale, presenta aspetti e finalità del Metodo di intervento.

 

Quando si parla di Tonematica Comunicazionale® significa fare riferimento al linguaggio verbale in quanto funzione peculiare della specie umana che si caratterizza di suoni articolati vocali e organizzati in parole parlate, connotate dal fattore semantico, ossia il significato, e dal fattore fonetico, ossia il segno.
In Psicomotricità Funzionale, scienza di Jean Le Boulch che si rivolge alla globalità e insegue le leggi dello strutturalismo e del principio sistemico, il linguaggio verbale è considerato una delle funzioni interconnesse con la motricità, per cui viene data rilevanza prioritaria a tutto ciò che partecipa alla fonazione, cioè le strutture anatomiche che vedono coinvolti dal plesso solare la coordinazione di movimenti respiratori e fonatori, la lingua, le labbra, il velo palatino e la faringe, la capacità che la laringe ha di emettere certi suoni e di modularli. Significa potenziare la percezione cinestesica, perfezionare la mobilità e l’efficacia dei movimenti di ciascun organo che partecipa in relazione sinergica alla produzione vocale mobile. Ma il linguaggio è anche un processo complesso che implica l’intenzionalità del soggetto che ha il desiderio di comunicare con altre persone, ed è questo che conferisce al messaggio il suo valore espressivo.

 

 

Metodo e tecnica

 

La Tonematica Comunicazionale® fa parte dei metodi della Psicomotricità Funzionale e vuole garantire un processo funzionale interattivo tra le strutture legate al linguaggio verbale e quelle sonoro-espressive. Essa si basa su di un criterio dinamico che fa appello alla respirazione e alla voce, e ad ogni suono emesso con l’ausilio degli organi fonatori in quanto mezzo di espressione con cui è possibile trasmettere in autonomia pensieri e sentimenti.

 

 

La respirazione

 

La respirazione è una complessa funzione fisiomeccanica, psicocinestetica e senso-percettiva, in stretta connessione con le dinamiche psico-affettive ed è per l’uomo il fondamento psico-fisico della vita. I centri motori del linguaggio comandano organi muscolari subordinati o coordinati con altri centri legati alle funzioni della respirazione, della masticazione, della deglutizione, ecc., alla respirazione perciò presiedono basi neuropsichiche e basi organiche. Per avere un linguaggio espressivo occorre una emissione d’aria prodotta da un dinamismo ventilatorio equilibrato.
La padronanza del dinamismo respiratorio si può incrementare per mezzo delle varie funzioni che si rivolgono all’energia del respiro. Sentire il respiro significa captare tutte le impressioni, le sensazioni, le emozioni. Significa entrare in contatto con se stessi, conoscersi, trovare fiducia per modificarsi, superare indecisioni e impacci e conquistare una padronanza sul modo di essere e di rappresentarsi.

 

 

La voce

 

La voce è prodotta nella laringe, con l’ausilio delle corde vocali, della risonanze della trachea, della faringe, della bocca, e delle altre cavità (seni) facciali e craniali, per effetto dell’aria espirata dai polmoni mediante l’occlusione della glottide. La voce è il prodotto sonoro che precede la parola e può avere tante definizioni tra cui afona, delicata, fievole, limpida, nasale, rauca, ecc., e genera suoni articolati differenti quando si parla o si canta, o si urla.
Le emissioni di suoni e rumori e le esperienze sulla voce animano le tecniche della Tonematica Comunicazionale, si tratta di vivere suoni ed emozioni che si fondono nel dinamismo partecipativo attivo fatto di scambi promossi da fantasia e creatività in una costante sfida generata dall’impulso di esprimersi con un linguaggio fatto solo di suoni formati da toni e registri, tremuli e nasali, con modulazioni e volumi comunque diversi.

 

 

I suoni

 

L’emissione di aria per ottenere effetti sonori tonematici è un atto assai complesso, ogni tipo di emissione ha una diversità acustico-sonora, nella tecnica sono previsti tanti e diversi tipi di emissioni sonore tra cui le emissioni a sbadiglio che richiedono il sovrallenamento del velo del palato accompagnato da un forte abbassamento della laringe, e le emissioni in maschera con l’impiego della cavità di risonanza facciali ritenuta la più adatta ad una vasta portata di suono, e i suoni gutturali, tonematici e sillabici. I suoni posteriori, come gh, kh, più precoci dei gutturali sillabici ghe e kee e dei suoni gutturali ‘ga-ga-ga-ga’ spesso ripetuti, nascono dalla contrapposizione di due forze: una espelle l’aria attraverso i polmoni, l’altra la trattiene per mezzo della laringe. La tecnica tiene conto di tutti questi suoni e della loro flessuosità, di rinforzo vocale, delle abilità dinamico respiratorie e di esperienze di Canto Gutturale o bifonico.

 

 

L’intervento di aiuto

 

La Tonematica Comunicazionale, in Psicomotricità Funzionale, si propone in particolare negli interventi di aiuto che si rivolgono al recupero o al potenziamento elocutorio. Possono trovare vantaggio quanti hanno difficoltà nell’espressione verbale e nella comunicazione che, con le alterazioni dell’equilibrio psico-emozionale conseguenti, sono impediti nel costruire relazioni utili a collocarsi nel sociale ed essere favorevolmente accolti. Tanti disordini, impacci, incertezze, esitazioni, che influenzano a loro volta negativamente la funzione energetico-affettiva, l’evoluzione del pensiero e dell’intelligenza.
L’intervento di aiuto dello Psicomotricista Funzionale è finalizzato a sviluppare nell’individuo un bagaglio di repertori sonori e un conseguente controllo muscolare che consente di produrli timbricamente in maniera diversa ben indirizzati dal dosaggio dell’emissione respiratoria e dall’articolazione degli organi coinvolti, ed una abilità espressiva e dichiarativa fino ad armonizzare l’unità psicofisica emotivo-affettiva e socio-relazionale.

 

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