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Language dansé®: il benessere nel gesto consapevole

Un corpo che diventa espressione di sé, un gesto che segue il pensiero e si libera dagli impedimenti: questo il fine del Language dansé®, una tecnica psicomotricista-funzionale dagli innumerevoli benefici. Le Prof.sse Letizia Bulli e Paola Ricci, docenti dell’unica Scuola Jean Le Bouch per Psicomotricisti Funzionali, presentano il metodo in ogni suo aspetto.

 

Vogliamo parlarvi di una esperienza espressivo-corporea ricca e avvolgete; una tecnica, Language dansé® sperimentata con persone adulte con l’intento di facilitare e armonizzare un sano equilibrio mente-corpo-emozioni.
Spesso gli adulti hanno difficoltà a stare in relazione con gli altri e molto spesso questo è legato a difficoltà nell’esprimere con il corpo ciò che la mente ha pensato o viceversa al vivere nel corpo emozioni e intenti in maniera impulsiva.
Rigidità muscolari, posture errate, condizionamenti mentali, rendono spesso l’agire dell’adulto rigido e standardizzato tanto da perdere il contatto con le proprie sensazioni e con le vere qualità e aspirazioni.

 

 

Motivazioni scientifiche

 

In quanto Psicomotricisti Funzionali individuiamo, nel termine language, la disponibilità alla relazione con se stessi e con l’ambiente circostante. Il desiderio di comunicare è la componente che traduce un’emozione e un pensiero in atteggiamento comunicativo e, anche inconsapevolmente, ci fa mettere in atto, sempre e comunque, azioni corporee.
La capacità motoria e coordinativa ci permette di essere “aderenti” con il gesto, alla nostra idea e alla nostra intenzione e vivere così un grande senso di benessere. Lo sviluppo della consapevolezza di sé nelle forme percettive, ideative ed espressive, permette all’individuo di trovare armonia e gioia nell’essere se stessi e nello stare con gli altri.

 

 

Finalità della tecnica

 

Mente e corpo che si muovono nella stessa direzione, in una dimensione inscindibile, racchiude il principio base per il benessere della persona, e trova nella tecnica  il massimo sostegno connettendo nel suo percorso, pensiero, intenzione, gesto e conoscenza di sé. Questa tecnica, che appartiene al bagaglio esperienziale dello psicomotricista funzionale, consente di “liberare” la comunicazione dai vincoli pragmatici del linguaggio affidandosi completamento al corpo, alla mimica e alla gestualità.
Essa propone un percorso finalizzato all’acquisizione di una maggior ricchezza espressivo corporea realizzato attraverso la conoscenza di sé e, per la varietà e profondità dei vissuti emozionali, risulta molto adatto ad adolescenti e adulti.

 

 

La tecnica in pratica

 

La tecnica, applicata in sedute interamente dedicate o altresì integrata con altre esperienze, viene scelta in relazione all’obiettivo da perseguire e alla/e persona/e a cui si rivolge.La seduta tipo, indicativamente della durata di un’ora, prevede la partecipazione da tre a più persone. Le esperienze si susseguono con ordine più o meno stabilito guidate da gradualità e accoglienza e comunque adattate al gruppo o al singolo:

  • Riscaldamento muscolare – si tratta di attività che preparano il corpo al movimento e, senza particolari implicazioni espressive, riscalda articolazioni e muscoli dei vari segmenti corporei
  • Riscaldamento ritmico – questo momento è dedicato all’adattamento del movimento a ritmi e tempi vari che preparano gradualmente alla fase più espressiva.
  • Riscaldamento relazionale – l’apertura relazionale viene stimolata da esperienze a coppie e di gruppo che sciolgono gradualmente e rispettosamente la disponibilità relazionale attraverso gesti e contatti finalizzati e standardizzati.
  • Conoscenza dell’alfabeto coordinativo – le esperienze di passi e spostamenti conducono a sperimentare e successivamente ad automatizzare coordinazioni dinamiche, orientamenti egocentrici e spaziali e accompagnano ad una maggior ricchezza espressiva e comunicativa.
  • Espressione corporea (vera e propria) – rappresenta il momento finale dell’esperienza e l’obiettivo stesso della tecnica. Gradualmente i tempi di questa fase aumentano e le richieste si adattano alle nuove opportunità comunicative ed espressive emerse.

 

Conclusioni

 

Le esperienze, che accompagnano alla conoscenza di sé, permettono di sviluppare coerenza e competenza nella capacità di esprimere pienamente se stessi. Il gesto, divenuto espressione coesa del pensiero, offre il piacere di essere se stessi e di manifestarsi liberando potenzialità nascoste o bloccate dell’individuo.
Un corpo che diventa espressione completa del “mondo persona” sul piano mentale, emozionale e prassico, manifesta la capacità dell’individuo di stare bene con se stesso e, nel sentirsi efficace sull’ambiente, rivela il valore dello stare bene con gli altri.

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