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Il sistema ECM e i corsi ISFAR riconosciuti

Cosa vuol dire ECM? Perché l’Educazione Continua in Medicina è considerata un dovere professionale? Come nasce? Un articolo ISFAR spiega i principali aspetti del sistema ECM.

 

 

Il tema ECM è un tema complesso. Per qualche professionista è una costrizione, per altri è una opportunità. E le correnti partitiche all’interno delle professioni a volte cavalcano le insoddisfazioni accendendo gli animi, ma anche portando alla luce reali criticità. In questa sede non vogliamo entrare nel dibattito, ma solo illustrare come funziona il sistema ECM.

 

Deontologia e Programma ECM

 

Cominciamo a dire che per tutte le professioni, specie quelle della Salute, l’aggiornamento continuo è un dovere etico e deontologico prima ancora che un obbligo dettato da norme e leggi. Il sistema ECM è il tentativo di standardizzare l’aggiornamento continuo stabilendo dei parametri che definiscano la portata formativa delle attività di aggiornamento e codificando quanto il professionista stesso debba fare per soddisfare il suo dovere di essere sempre al passo con i tempi.
L’ECM è, infatti, “il processo attraverso il quale il professionista della salute si mantiene aggiornato per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio sanitario e al proprio sviluppo professionale”:
Il Programma nazionale ECM nasce nel 2002 e dal 2008 l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas)  ha ereditato dal Ministero della Salute la gestione amministrativa del programma ECM. In questo tempo le norme si sono evolute per cercare di rendere questo strumento il più possibile utile ai professionisti e, di conseguenza, ai cittadini. Non senza criticità, certo, ma anche non senza una fatica a radicare l’aggiornamento continuo nella mentalità del professionista.

 

 

Chi riguarda

 

Il programma nazionale ECM riguarda tutto il personale sanitario, dipendente o libero professionista, operante nella Sanità, sia privata che pubblica e prevede che l’Educazione Continua sia controllata, verificata e misurabile.
Sono professioni sanitarie, dunque soggette all’obbligo ECM, le professioni di  Farmacista, Medico chirurgo, Odontoiatra, Veterinario, Biologo, Fisico, Chimico, Psicologo, Infermiere, Ostetrico e tutte le professioni tecnico sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione.
Il 10 giugno 2020 la Commissione Nazionale per la Formazione Continua ECM ha, forse, fatto definitamente chiarezza su una questione che ha animato gli animi degli psicologi per tanti anni. La delibera infatti ha definito che” a decorrere dal triennio 2020-2022 tutti gli psicologi sono soggetti all’obbligo formativo ECM secondo la normativa vigente”. Tralasciamo qui i motivi storici e tecnici che hanno sostenuto i dubbi della categoria professionale riguardo all’ECM nella sua formulazione attuale.

 

 

ISFAR per l’ECM

 

ISFAR direttamente o in partnership con altri provider organizza corsi ECM dal 2006 per tutte le professioni sanitarie e, in particolare, per gli Psicologi. Formazioni residenziali e a distanza  pensate non per permettere agli psicologi di “far crediti”, ma di progredire professionalmente ed essere sempre più efficaci nel proprio lavoro. Basta guardare i titoli degli eventi ECM del catalogo per l’a.a. 2022-2023 per capirlo:

 

 

Conclusioni

Partecipare ad un corso ECM, noi crediamo, non deve essere preso come un obbligo a cui sottostare, quanto una opportunità da cogliere e un modo per lavorare sempre meglio. per questo è bene che il professionista scelga i corsi giusti: non solo quello che dà più crediti, ma quello che può dare maggiori competenze e abilità. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – Agenas garantisce che la struttura della formazione e l’ente organizzatore abbiano e mantengano standard di qualità.

 

Se vuoi maggiori informazioni sui corsi ISFAR riconosciuti ECM consulta la pagina dedicata QUI o contattaci! 

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