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Ventennale della Psicomotricità Funzionale nella Scuola Jean Le Boulch

Il programma originale della “Scuola Jean Le Boulch” e il Ventennale della nascita,  lo Psicomotricista Funzionale e il suo profilo professionale nel mondo: un articolo a cura del Dott. Prof. Guido Pesci.

 

 

Il cammino funzionale

 

Come si legge nei contributi del biografo ufficiale di Jean Le Boulch, il Prof. Guido Pesci, il “cammino funzionale” è il lungo percorso che ha creato e consolidato le basi scientifiche e i principi su cui si fonda la Psicomotricità Funzionale. Coronamento di questo cammina è il 1997. È dal 1997, infatti, che Jean Le Boulch destina all’ISFAR Formazione Post-Universitaria delle Professioni® l’impegno di definire e sostenere questi principi nella Scuola in Psicomotricità Funzionale “Jean Le Boulch”, una scuola organizzata in modo da garantire valida formazione e una costante espansione della sua nuova Scienza.  L’ISFAR con la costituzione della “Scuola Jean Le Boulch” in Firenze, diviene l’unico Istituto accreditato da Jean Le Boulch ed ha una eco immediata in Italia e all’estero.
Jean Le Boulch, uomo di scienza e di cultura, impegnato nel mondo, vive con grande  entusiasmo questo obiettivo e no perde occasione per dare costantemente valore all’ISFAR vivendo la gioia di poter condurre la formazione per la professione di Psicomotricista Funzionale  in una città come Firenze considerata da lui stesso città veicolo di saperi.  Proprio Firenze, nel prestigioso Salone de’ Dugento in Palazzo Vecchio, in suo onore nel 2011 apre le porte per il Congresso: “Psicomotricità Funzionale Jean Le Boulch”.

 

 

Il programma originale

 

Venti anni sono trascorsi da quel 1997 e la formazione, sostenuta dai programmi voluti da Jean Le Boulch, dimostra in termini oggettivi come la Psicomotricità Funzionale si affidi alla pluridisciplinarietà, caratterizzandosi in tre aree: teorica, tecnica e personale. L’area teorica comprende i principi scientifici della Psicomotricità Funzionale con solidi contributi della neuropsichiatria, della psichiatria, della neurofisioanatomia, della kinesiologia, della psicologia e della pedagogia. L’area tecnica include tecniche distensivo-corporee, psicomusica, language danse, coreografia corporea, Psicomotricità Funzionale in acqua e analisi delle performance tecnico-professionali. L’area personale richiede esperienze in dinamica cinesico-gestuale, dinamiche relazionali e tonematica comunicazionale.
Si tratta di una complessa e articolata formazione che permette di aver ben definito e fatto propri i principi teorici e gli intenti operativi della scienza garantendo le capacità acquisite a concretizzare l’intervento di aiuto con il raggiungimento di una elevata professionalità.

 

 

Lo Psicomotricista Funzionale… proprio come lo voleva Jean Le Boulch

 

Lo Psicomotricista Funzionale formatosi alla Scuola “Jean Le Boulch” ha una professionalità riconosciuta dall’ASPIF-Associazione Psicomotricisti Funzionali e tutelata, oggi, dalla  Legge 4/2013. Il suo intervento è finalizzato ad aiutare ogni persona a scoprire le proprie risorse, a ritrovare la spontaneità e lo spirito d’iniziativa, le funzioni di prontezza e aggiustamento e ad armonizzare gli aspetti emotivi. Le esperienze che prospetta lo psicomotricista funzionale in atelier sono multiformi, si rivolgono alle funzioni intero ed esterocettive, al controllo tonico e posturale, richiedono di sperimentare aggiustamenti globali e con programmazione mentale, di arricchire l’espressività corporea, la disponibilità ad adattamenti relazionali e all’ascolto dei bisogni emotivi e affettivi della persona. Alla persona può richiederle di partecipare a consapevolezze distensive, di vivere e comprendere la funzione di interiorizzazione, di percezione globale e segmentaria del proprio corpo, di controllo tonico in movimento con giochi di espressione libera e di aggiustamento nello spazio, di aggiustamento posturale, di equilibrio e di coordinazione dinamica generale, a cui concorrono anche esperienze realizzate nell’acqua.
La fisionomia di questa professione chiede abilità complesse il cui prestigio è dovuto all’elevato livello di preparazione impressa da contenuti e metodi condotti con soluzioni di complementarità e di solidarietà e ricchi di originali risultati. Gli esiti positivi ottenuti dallo Psicomotricista Funzionale hanno favorita la sua notorietà in Italia e all’estero.

 

 

Ventennale della Psicomotricità Funzionale

 

Il ventennale della Psicomotricità Funzionale solennizza l’espansione del grande impegno culturale e scientifico di Jean Le Boulch, sostenuto e avvalorato dai suoi programmi che sempre più hanno dato e continuano a dare prova della validità professionale dello Psicomotricista Funzionale e delle sue competenze distintive. La specificità della ricerca ha portato anche alla necessità di dare sostanza e rigore scientifico a tutto ciò che Jean le Boulch, nel suo tempo di ricerca e di analisi, ha studiato e prodotto con impegno e sacrificio nel creare questa disciplina. Diverse sono le opere che Guido Pesci ha scritto in cui sono raccolti materiali anche inediti che riportano connotazioni teoriche e metodologiche della Psicomotricità Funzionale e dello Psicomotricista Funzionale, una professione che ben interpreta l’universalità della Scuola a cui aspirava Jean Le Boulch.

 

Se sei interessato ad approfondire i contenuti della formazione in Psicomotricità Funzionale ti segnaliamo il seguente link di approfondimento: http://bit.ly/2shhRb2
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