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#3 L’Insegnante Pedagogista Clinico® per far apprendere lettura, scrittura e matematica

L’articolo, a cura del Prof. Dott. Guido Pesci fa luce sui metodi di intervento dell’Insegnante Pedagogista Clinico®, finalizzati all’ apprendimento della matematica. Il contributo che segue è l’ultimo dei tre approfondimenti sulla figura del Pedagogista Clinico® in contesti di apprendimento didattico.
Leggi gli articoli precedenti!

 

L’insegnante Pedagogista Clinico: una risposta di successo ai bisogni educativi degli allievi

 

Tra il 1970 e il 1980 gli insegnanti partecipavano attivamente ai congressi presentando i risultati delle loro ricerche. Poi c’è stato un periodo “buio”, purtroppo. Però è qualche tempo che si assiste ad un risveglio di nuovi e significativi interessi. A questa nuova partecipazione hanno contribuito anche i Pedagogisti Clinici che, anziché porre al confino in un banchino l’allievo su cui disporre i materiali per esercitarsi, antepongono una didattica sostenuta da una concezione di tipo globale, con lo scopo di agire sullo sviluppo funzionale ed energetico affettivo dell’allievo attraverso il movimento. Gli Insegnanti Pedagogisti Clinici, infatti, promuovono quel complesso di efficaci attività, piacevoli, stimolanti, gradite, ricche di potenzialità, suscettibili di varianti capaci di creare un ambiente vivo, lontane dall’ancora troppo radicato criterio di cercare altrove, magari in schede precompilate, la risposta necessaria ai bisogni educativi degli allievi.
L’offerta educativa dell’insegnante Pedagogista Clinico®, condotta nel rispetto delle potenzialità, abilità e disponibilità, persegue, invece, il successo formativo di tutti gli allievi, con attenzioni positivamente creative che si trasformino in esperienze capaci di valorizzare le attitudini individuali e garantire un favorevole clima emozionale ed affettivo.

 

Far apprendere la matematica

 

Per l’insegnante Pedagogista Clinico® l’allievo deve essere aiutato a vincere tutto ciò che può frenare, ostacolare o ritardare l’apprendimento della matematica che comprende la dimensione aritmetica o numerica, la dimensione logica e la dimensione spazio temporale o geometria, tre spetti in stretto rapporto gli uni con gli altri, e che caratterizzano questa scienza. Per l’insegnante Pedagogista Clinico® l’apprendimento della matematica non può accettare di limitarsi al disturbo del calcolo, ogni limitato e separato interesse lo considera superficiale e incompleto. Ancor meno il Pedagogista Clinico® che insegna nella scuola accoglie l’uso degli strumenti compensativi e dispensativi che si basano su una educazione condotta su un modulo quantitativo che Vygotskij definisce della sottrazione, poiché vuole ridotte nel numero le proposte didattiche e semplicemente rallentata la loro elaborazione, cosa che, sempre secondo il Vygotskij è testimonianza di una anarchia pedagogica, e dimostra quanto la scuola si sia adattata alle carenze dell’allievo anziché battersi contro di esse per sconfiggerle.
L’insegnante Pedagogista Clinico® è consapevole delle difficoltà che l’allievo incontra e sono sempre tante al pari della complessità della disciplina, fra cui la gnosia delle dita e delle mani, il disorientamento spaziale, la lateralità, l’organizzazione dello schema corporeo, le prassie, la decodifica dei simboli matematici e dei segni operazionali, lo scrivere i numeri dettati, le abilità ritmiche, le relazioni matematiche, la fissazione dei numeri, l’organizzazione ed il procedimento, tanti aspetti testimoni di processi mentali complessi, fortemente collegati alla costituzione dei fattori fisici, anatomici, funzionali ed energetico-affettivi, che obbligano ad intervenire rivolgendosi alla persona nella sua complessità, orientati dai risultati della verifica delle Potenzialità, Abilità e Disponibilità (PAD).
Con ciò l’insegnante Pedagogista Clinico® tiene conto in particolare di ogni suo aspetto socio-genetico, consapevole che non è la difficoltà in se stessa a decidere le sorti della persona, ma le sue conseguenze sociali, la realizzazione socio-psicologica dell’allievo in difficoltà.

 

Criteri dinamici e stimolazioni sensoriali

 

L’insegnante Pedagogista Clinico® potrà utilizzare anche i regoli in colore e lo specialissimo metodo Papy, ma saranno utilizzati con criteri dinamici, incentivati da esperienze ritmiche, percettive e percettivo-motorie, da sintesi fra una pluralità di elementi e un colore che li riunisce in un preciso valore, da associazione, astrazione e simbolizzazione nel rapporto fra equivalenze cromatiche e orientamento, dai significati di uno spazio euclideo integrato con i tratti dal “corpo matematico”, consapevole che le elaborazioni possono incidere autenticamente sull’allievo solo se sono intessute nelle sue esigenze affettive. L’insegnante Pedagogista Clinico® sa che per aiutare l’allievo nel processo di apprendimento matematico, in alternativa agli strumenti compensativi e dispensativi, alle schede didattiche e ai training cognitivi, deve alimentare vissuti esperienziali corporei ed emotivo-affettivi con una vasta gamma di intense emozioni, stimoli dell’attenzione, del piacere, della curiosità, dell’entusiasmo e della sensazione di successo.

 

 

Il perché di una formazione in Pedagogia Clinica per gli insegnanti

Ecco perché un insegnante dovrebbe fare una formazione in Pedagogia Clinica.
La formazione in Pedagogia Clinica permette all’insegnante di liberarsi da ogni meccanicismo e di infrangere il diaframma che le impedisce di vedere oltre la valenza intellettiva anche quella affettiva, di evitare che l’allievo si senta colonizzato dagli oggetti didattici, di uscire dal grigiore dell’istruire per una cromaticità educativa favorita da un autentico scambio di esperienze. Percorsi in dinamica che, partendo dalla concezione unitaria e integrale della persona, sono capaci di situazioni e vissuti polimorfici originati da un mosaico, che porta alla coscienza del corpo e alla padronanza costante di ogni espressività in senso creativo e sociale.

 

Se ti è piaciuto l’articolo leggi anche i due contributi precedenti, dedicati all’apprendimento della lettura e della scrittura.  Li trovi qui e qui!
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