Articoli, Editoria e strumenti

Riconoscere i comportamenti adolescenziali

Nel fase adolescenziale i comportamenti sono influenzati dai cambiamenti neuro-biologici e dall’evoluzione emotiva e cognitiva: lo sviluppo della corteccia prefrontale, lo sviluppo ormonale, l’importanza della zona limbica, il mutamento corporeo e dell’immagine corporea, le variazioni del tono dell’umore, le diverse dinamiche di relazione nel rapporto con individui del proprio e dell’altro sesso, l’evoluzione della sessualità espressa, lo sviluppo di nuove capacità cognitive ecc.

 

Il ruolo della famiglia e del contesto sociale

La realtà socio-ambientale partecipata dall’adolescente ne influenza fortemente lo sviluppo, fino a promuovere spesso una svolta decisiva, positiva o negativa, alla sua vita. In questo contesto la struttura e le dinamiche familiari hanno un grande peso nella maturazione dell’adolescente, nel tipo di personalità che si va formando e nel rapporto che l’individuo instaura con gli altri e con la società in generale.

A una scarsa introiezione di valori corrisponde nella gran parte dei casi una minore costruzione di principi cui attenersi con una conseguente debole strutturazione capace di frenare istinti spesso dannosi per sé e per gli altri. Una famiglia che trasmette valori solidi e fornisce un ambiente di supporto favorisce la costruzione di una solida struttura di principi morali e comportamentali. Al contrario, una famiglia disfunzionale o priva di valori chiari può lasciare l’adolescente vulnerabile a comportamenti impulsivi e dannosi.

L’adolescente stesso oscilla tra l’aspirazione a comportarsi da adulto e la tentazione di ritornare a comportamenti infantili, soprattutto quando si trova di fronte a genitori che manifestano atteggiamenti immaturi o autoritari. Questa ambiguità può alimentare la ribellione, specialmente se percepita come una reazione alla mancanza di coerenza e maturità nell’ambiente familiare.

In questo contesto, l’adolescente si trova a dover navigare tra la ricerca di autonomia e l’esigenza di appartenenza, tra la costruzione della propria identità e il rispetto delle aspettative sociali e familiari. È un processo complesso, segnato da sfide e conflitti, ma anche da opportunità di crescita e auto-consapevolezza.

 

La ribellione dell’adolescente

La contrapposizione dell’esperienza dell’adulto, legata alla concretezza di un vissuto, al ragionamento ipotetico-deduttivo dell’adolescente, che non ha alcun rapporto con oggetti reali, accentua la ribellione.  Questa è anche legata alla consapevolezza che il ragazzo acquisisce in virtù del pensiero formale, della differenza fra il reale e il possibile, e scopre che il reale è carente. Egli è coerente e non viene a compromessi, la scoperta che quello che è possibile è superiore a quello che realmente viene realizzato, lo rende insofferente, ribelle e aggressivo. L’atteggiamento analitico, talvolta pignolo, è in relazione a una crescente attitudine a prendere in considerazione possibilità ipotetiche, lavorando mentalmente al di fuori dal concreto: ciò lo rende facilmente introspettivo, a volte chiuso in se stesso, capace però per questo di prendere per oggetto il proprio pensiero per ragionarci sopra.

Non sa a cosa lo porterà il suo cammino alla scoperta completa di se stesso e in questa attesa gli danno sicurezza il gruppo e gli aspetti esteriori da questo espressi, quali il modo di vestirsi, il taglio dei capelli, il linguaggio, gli atteggiamenti.

Altre trasformazioni significative per la caratteristica adolescenziale sono la tendenza al conformismo, in netta contraddizione all’interno dei processi evolutivi dell’adolescente che, al tempo stesso è alla ricerca esasperata di se stesso, della propria individualità, il tentativo di emergere da una condizione di dipendenza e la neofilia, l’amore per il nuovo, che lo rende vulnerabile ai mass-media.

 

 

Conformismo e ricerca dell’individualità

La tensione tra il desiderio di conformarsi e la ricerca di individualità caratterizza profondamente l’adolescenza. Da un lato, l’adolescente cerca di adattarsi agli standard sociali e di appartenere a un gruppo, trovando conforto e sicurezza nella conformità. Dall’altro lato, però, sente il bisogno di distinguersi, di emergere come individuo unico e autentico.

Questo conflitto interiore spinge l’adolescente a esplorare nuove identità e a sperimentare diverse forme di espressione personale. Si riflette nelle scelte di stile, nella musica preferita, nelle amicizie e nelle passioni che coltiva. In questo processo di ricerca e auto-affermazione, l’adolescente può affrontare momenti di confusione e di instabilità, ma anche di grande crescita personale.

La neofilia, l’attrazione per il nuovo e l’innovativo, può renderlo particolarmente suscettibile all’influenza dei media e delle tendenze di consumo. Tuttavia, questa stessa apertura al nuovo può anche stimolarlo a esplorare nuove idee, a sviluppare nuove competenze e a contribuire al cambiamento sociale.

In definitiva, l’adolescenza è un periodo di sfide e di scoperte, in cui l’individuo naviga tra il bisogno di appartenenza e il desiderio di autonomia, tra il conformismo e l’affermazione dell’identità personale.

 

 

Il ruolo dei professionisti

La varietà di comportamenti adolescenziali solleva la necessità per i professionisti di studiare approfonditamente le modalità d’intervento con le famiglie, i singoli individui e i gruppi di adolescenti al fine di promuovere interventi efficaci. Questa complessità richiede un’analisi attenta e mirata delle dinamiche familiari e sociali, nonché una comprensione approfondita delle esigenze e dei bisogni specifici degli adolescenti. Solo attraverso una visione olistica e una collaborazione interdisciplinare sarà possibile sviluppare strategie di intervento che siano efficaci nel favorire lo sviluppo positivo degli adolescenti e nel mitigare eventuali difficoltà o problemi comportamentali.

In questo contesto, l’importanza della collaborazione tra professionisti è fondamentale. Psicologi, Assistenti sociali, Educatori, Pedagogisti  e altri operatori socio-educativi e sanitari devono unire le proprie competenze e prospettive per creare interventi integrati e mirati, in grado di rispondere alle complesse esigenze degli adolescenti e delle loro famiglie.

Formarsi in questo ambito è fondamentale per avere una visione a 360 gradi. Scopri il Master in Adolescenza: contributi multidisciplinari per lavorare con gli adolescenti. Iscriviti subito a una delle nostre formazioni più amate di sempre dai nostri allievi!

Articoli correlati

Lascia un commento