Articoli, Editoria e strumenti

ISFAR per l’Africa: le studentesse del Gibuti vengono in Italia

Amal, Bilan, Hawa, Madina, hanno imparato la lingua italiana e hanno iniziato il loro viaggio verso l’Italia, ospiti a Roma nelle strutture della Chiesa Cattolica. Sono quattro giovani laureate provenienti dallo Stato del Gibuti, uno stato nel Corno d’Africa, dove si parla prevalentemente francese e arabo e dove la maggioranza della popolazione è di religione Islamica. Le giovani donne sono venute in Italia a seguito dell’accordo che ISFAR ha siglato con l’Agence Nationale des Personnes Handicapees, una agenzia annessa alla Presidenza della Repubblica che si impegna a garantire la protezione e la promozione dei diritti delle persone con disabilità nello Stato del Gibuti.

L’accordo ISFAR – ANPH

L’accordo prevede che ISFAR, a titolo completamente gratuito, permetta a queste quattro laureate di frequentare, a partire dal 2024 la formazione in Pedagogia Clinica a Firenze in modo da consentire  loro di acquisire le competenze necessarie per diventare Pedagogista Clinico®.

Non solo. Il percorso formativo di Amal, Bilan, Hawa, Madina sarà integrato in modo tale da garantire loro, una volta terminata la formazione, di poter a loro volta, sotto la supervisione e con il supporto di ISFAR e di ANPEC Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici, insegnare Pedagogia Clinica nello Stato d Gibuti. Questo rappresenta il primo passo per diffondere i metodi e le tecniche del Pedagogista Clinico® in Africa al fine di aumentare le competenze degli insegnanti delle scuole nel favorire l’inclusione di tutti i soggetti che hanno bisogni educativi speciali.

D’altra parte il Progetto ISFAR…per l’Africa asce proprio con l’intento di fornire conoscenze, competenze  e  strumenti  agli insegnanti e di conseguenza aiutare  tutti i bambini e gli adolescenti in difficoltà all’interno dello scuole.

 

ISFAR per l’Africa: un impegno importante

 

Un impegno molto grande per le giovani gibutine che dovranno apprendere nuovi metodi e nuove tecniche in un ambiente così lontano da casa, in una lingua che non è la loro lingua madre e confrontandosi con compagni di corso che provengono da una cultura e da un contesto socio-culturale completamente differente sia per lo stile di vita sia da un punto di vista religioso. Basti pensare alla corporeità, tanto cara al Pedagogista Clinico®, e a tutti qui metodi e quelle tecniche che hanno nel contatto corporeo la loro peculiarità!

Un impegno molto grande anche per ISFAR che oltre alla gratuità dell’iniziativa, sarà attento alla preparazione dei docenti affinché possano aiutare le quattro studentesse non soltanto ad apprendere cose nuove, ma a integrarsi nel gruppo classe e a partecipare a tutte le esperienze nel modo più rispettoso e adatto possibile.

 

Conclusioni

 

Sarà un bello scambio quello che si verrà a creare. Conoscenze, competenze, modi di vivere e vedere il mondo, esperienze, aspettative… un arricchimento reciproco sia umano che professionale.

Siamo certi che a beneficiarne non saranno infatti solo le quattro studentesse del Gibuti, ma anche i corsisti italiani, che avranno una opportunità unica di stare insieme a Amal, Bilan, Hawa e Madina!

Articoli correlati

Lascia un commento