ADHD e Funzione Esecutive
Cosa intendiamo per Funzioni Esecutive e come si alterano in presenza di ADHD? Facciamo luce su alcuni processi mentali importanti e sul Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.
Funzioni esecutive: cosa sono?
Le Funzioni Esecutive (FE) sono quei processi mentali finalizzati all’elaborazione di pattern adattivi in risposta a condizioni ambientali nuove e impegnative. Si tratta di funzioni corticali superiori deputate al controllo e alla pianificazione del comportamento; processi che permettono cioè ad una persona di pianificare e attuare progetti finalizzati al raggiungimento di un obiettivo. Le funzioni esecutive svolgono un ruolo indispensabile nel comportamento intelligente e variano nell’arco vitale. L’aspetto più interessante è che una loro compromissione viene riscontrata in numerosi disturbi mentali e il loro buon funzionamento è predittivo di buone performance scolastiche, accademiche e lavorative.
Funzioni esecutive: le tre dimensioni
I processi che possono essere ricondotti al dominio esecutivo sono molti. Tra questi attenzione, controllo degli impulsi, autoregolazione, memoria di lavoro, flessibilità cognitiva, utilizzo di feedback, pianificazione e problem solving. In letteratura i modelli attualmente più accreditati accorpano questi processi in tre dimensioni principali:
- L’inibizione della risposta impulsiva o irrilevante rispetto al compito
- L’uso della memoria di lavoro per manipolare informazioni per brevi periodi di tempo
- La flessibilità cognitiva ovvero flessibilità di risposta, cioè l’abilità a cambiare risposta in base al cambiamento di regole o di compito.
Funzioni esecutive: cool e hot
Recentemente, Zelazo (2004; 2005), professore prima all’Università di Toronto e poi all’Università del Minnesota, ha proposto una dicotomizzazione fra funzioni esecutive “hot” e “cool”. Le funzioni esecutive “cool” sono i processi puramente cognitive che si attivano quando il soggetto è alle prese con problemi astratti; le funzioni esecutive “hot” si riferiscono invece agli aspetti emotivo-affettivi del funzionamento esecutivo, cioè ai processi richiesti in situazioni significative dove sono coinvolte la regolazione dell’emotività e della motivazione.
Funzioni Esecutive e ADHD
Non esiste una diagnosi specifica di deficit delle funzioni esecutive. È un fatto però che numerosi sono i quadri clinici in cui si vedono difficoltà di programmazione, organizzazione, controllo comportamentale ecc. i quadri clinici sui quali si sono concentrati gli studi sono il disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD), i Disturbi Specifici dell’apprendimento (DSA) e i Disturbi Generalizzati dello sviluppo (DGS).
Il Disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività (ADHD) è un disturbo caratterizzato da disattenzione, comportamenti iperattivi e impulsivi. Una delle teorie più accreditate spiega le difficoltà delle persone con ADHD facendo riferimento a compromissioni delle Funzioni Esecutive. Barkley (2006) per esempio afferma come il bambino con ADHD presenti un deficit di inibizione comportamentale e che la difficoltà ad inibire stimoli esterni e interni rende difficoltoso portare a termine un compito e a fare più cose contemporaneamente senza raggiungere un obiettivo. Le difficoltà nelle Funzioni Esecutive nelle persone con ADHD si esprimono in:
- Comportamento non regolato
- Rigidità comportamentale
- Faticabilità in un compito
- Assenza di controllo nelle fasi di esecuzione di un compito
- Impulsività
- Irrequietezza
Conclusioni
Studiare le funzioni esecutive contribuisce a indirizzare l’intervento di aiuto promuovendo attività ed esperienze tese a migliorare molteplici aspetti della persona. Gli studi di Zelazo in particolare sulle funzioni esecutive hot e cool possono orientare i clinici a interventi che non siano meramente neuropsicologici e/o comportamentali, ma che coinvolgano la persona nella sua interezza, considerando sia gli aspetti cognitivi e operativi sia gli aspetti emotivi e relazionali.
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