DSA: come lavorare in una equipe multidisciplinare
La legge 170/2010 riconosce i Disturbi Specifici dell’Apprendimento e identifica i percorsi di individuazione e presa in carico di persone che presentano DSA. Approfondiamo alcuni aspetti insieme.
Certificazione e SSN
La Legge afferma tra le altre cose che il Sistema Sanitario Nazionale deve garantire la possibilità di svolgere la diagnosi per sospetto DSA e per farlo, oltre alle risorse interne, può prevedere specialisti e strutture private accreditate allo scopo.
Le singole Regioni dunque nel tempo hanno stabilito i requisiti minimi per far parte di equipe multidisciplinari o per l’accreditamento delle strutture.
Requisiti per lavorare nell’Equipe Multidisciplinare
Quasi tutte le Regioni hanno emanato leggi su chi può effettuare diagnosi con valore di certificazione nell’ambito dei DSA. Alcune, pur non avendo approvato legge specifiche, sono intervenuti con delibere, decreti o protocolli d’intesa.
In Toscana per esempio, oltre al SSN possono rilasciare certificazioni DSA equipe multidisciplinari composte da Neuropsichiatra infantile Psicologo e Logopedista con dei requisiti minimi (vedi delibera 1218 del 2018) tra cui la formazione post lauream: uno Psicologo, per esempio, che ha fatto un corso sui DSA riconosciuto ECM di tipo residenziale per almeno 100 ore può far parte dell’equipe. O ameno questo è uno dei principali requisiti minimi.
Conclusioni
È importante dunque che il professionista sia ben formato per far parte dell’equipe multidisciplinare poiché la sua diagnosi avrà un valore di certificazione con tutte le implicazioni che ne conseguono. Poi ovviamente la diagnosi da sola non basta per essere veramente di aiuto a soggetti con DSA e perciò al professionista il compito di formarsi anche sulle modalità più efficaci di intervento. Quelle proprie della sua professione.
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