Adolescente: i 3 compiti dello sviluppo

L’adolescenza è una fase del ciclo della vita piuttosto lunga che prevede delle trasformazioni fisico-corporee e cambiamenti psicologici. È una fase importante in cui il soggetto è chiamato ad affrontare con impegno alcuni compiti evolutivi il cui esito sarà funzione di diversi fattori. Secondo alcuni autori (Havinghurst, 1948; 1972; Siegel, 2014) i principali compiti dello sviluppo nell’età adolescenziale sono tre: 1. Distacco dai genitori, 2. Integrazione con il gruppo dei pari, 3. Sviluppo del senso di sé. Vediamoli in maggior dettaglio:
Distacco dai genitori
Il distacco dai genitori avviene grazie ed attraverso due processo, uno di Separazione e l’altro di individuazione. Non è sufficiente infatti operare una distinzione o ottenere una autonomia dalle figure genitoriali, bensì è necessario costruire l’idea di sé capace di pensare, prendere decisioni, assumersi responsabilità in maniera distinta da tutti gli altri.
Durante l’infanzia il compito principali è conquistare l’autonomia delle funzioni fisiologiche. Ora, in adolescenza, si affronta il compito di rendersi indipendenti dai genitori e individui a se stanti. Si costruiscono nuovi rapporti sociali e affettivi basati su cooperazione e interdipendenza.
Integrazione con il gruppo dei pari e creazioni di nuovi legami
La spinta verso l’esplorazione che porta ad allontanarsi dalla famiglia richiede la costruzione di “basi sicure alternative”, prima il gruppo dei pari e poi i nuovi legami affettivi.
La maggiore attivazione dei sistemi motivazionali interpersonali – cooperativo, competitivo e sessuale –finora in secondo piano rispetto al sistema di attaccamento perno assoluto dell’infanzia, favoriscono l’avvicinamento ai coetanei e la ricerca di un nuovo gruppo e di nuove relazioni.
Sviluppo di un senso di sé definito e coerente
Il senso di sé, che si costruisce all’interno di una dinamica relazionale, necessita della formazione di nuovi legami nel gruppo dei pari.
La conferma del senso di sé viene infatti negoziata all’interno del gruppo dei pari che protegge e contemporaneamente definisce.
È attivando anche in questo caso processi di separazione e individuazione che l’adolescente potrà essere in grado di bilanciare l’esigenza di appartenere al gruppo e la necessaria esplorazione personale, creando via via legami duali.
Conclusioni
Quanto più l’adolescente riuscirà in questi compiti, quando più attraverserà il periodo adolescenziale solidificando le fondamenta per la vita adulta, densa di ulteriori sfide e di opportunità. Ai professionisti, e agli adulti in genere, il compito di favorire questi processo maturativo, con amorevole competenza e con affettuosa professionalità.
Simone Pesci
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